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Multiversità della pace - Breve sintesi di un’idea-progetto

 

Il LaborPace, gruppo di lavoro interno alla Caritas diocesana nato dall’esperienza dell’obiezione di coscienza, ha da subito trovato un proprio spazio facendo propria tra le finalità statuarie dell’organismo diocesano, in particolare la promozione di una cultura di pace.

Le volontarie ed i volontari del LaborPace più volte hanno riaffermato la volontà di tenere al centro del proprio lavoro i temi della Pace, della Nonviolenza e della gestione del conflitto, nella consapevolezza della necessità di mantenere uno sguardo capace di cogliere la complessità dei tempi presenti che non consente di isolare temi e problemi.

Il terrore e le guerre che, in particolare dall’11 settembre 2001, si sono abbattuti sul mondo facendo tramontare le speranze germogliate col crollo del muro di Berlino, stanno diffondendo sempre più, almeno a livello di mass media, una cultura dell’inevitabilità della guerra che bolla chiunque osi scostarsi dal conformismo del pensiero unico occidentale di ingenuo pacifismo utopistico (con cui non si può certo governare il mondo reale), se non di fiancheggiamento del terrorismo.

Dalla considerazione che gli interventi in campo educativo sulla gestione del conflitto (lavorando con insegnanti e studenti, educatori e gruppi giovanili…) rischiano di perdere credibilità se non supportati da un più generale pensiero (filosofico, antropologico, politico, economico…) capace di “pensare la pace” ; dall’interrogativo sulla effettiva praticabilità della pace in una prospettiva storica e non solo escatologica (religiosa, salvifica…); dal dubbio che le tradizionali marce/manifestazioni stiano perdendo significato; dalla consapevolezza che l’attuale decennio, proclamato dall’Assemblea Generale dell’ONU Decennio per una cultura di pace e nonviolenta, difficilmente sarà valorizzato come occasione per costruire la pace; nello scorso 2003, anniversario della pubblicazione dell’enciclica di Giovanni XXIII Pacem in terris, documento che ha contribuito a modificare la sensibilità della Chiesa sul tema della guerra, stimolato dal messaggio di Giovanni Paolo II per la giornata mondiale della pace (1 gennaio 2003); il LaborPace ha cominciato a lavorare per costruire la

MULTIVERSITA’ DELLA PACE “PACEM IN TERRIS”

cioè una struttura permanente di studio, ricerca e formazione sui temi della pace e della guerra, un centro studi che diventi punto di riferimento per tutti gli uomini di buona volontà consapevoli che così come “le guerre cominciano nella mente degli esseri umani”, anche la pace comincia nella nostra mente. La stessa specie che ha inventato la guerra può inventare la pace. In questo compito ciascuno di noi ha la sua parte di responsabilità (Dichiarazione sulla violenza di Siviglia, 1986).
Il termine “multiversità” fa riferimento direttamente ai più recenti studi di fisica ed astronomia che tendono ad abbandonare la dizione universo per multiverso, sentita come più corrispondente alla realtà, e indirettamente alle teorie della complessità e al cosiddetto pensiero divergente.

Per arrivare ad una struttura stabile, permanente e scientificamente fondata, in cui i diversi saperi dialoghino tra loro per costruire una pace reale, si avvieranno contatti con le realtà del mondo ecclesiale e della società civile, con le cattedre delle facoltà genovesi le cui discipline di ricerca sono inerenti, direttamente e indirettamente, la Pace.

Si tratta di un progetto in progress che prevede la raccolta delle risorse umane, culturali, scientifiche, economiche e finanziarie disponibili e conduce da una prima fase in cui si realizzano sessioni annuali di attività della Multiversità ad un vero e proprio anno accademico.

 

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